Presentazione del processo Olio Vegetale Grezzo (OVG) secondo il metodo VALENERGOL

 

I 5 bilanci del processo OVG

La vignetta " umoristica " ci presenta i 5 bilanci che dovremmo fare quando si analizza un processo et il ciclo di vita dei materiali

1. Bilancio materiali : nessuna perdita di materia prima ; tutto è in circuito chiuso.

2. Bilancio economico : i dati economici sono soggetti a fluttuazione.

3. Bilancio energetico : l'energia utilizzata è moltiplicata per 7 !

4.      Bilancio ecologico : niente piogge acide – nessun effetto serra - nessuna erosione dei suoli.

5    Bilancio Umano : Creazione di posti di lavoro - + indipendenza. energetica e proteica - processo accessibile ai Paesi in Via di Sviluppo – protezione della salute pubblica e dell’ambiente.

Questi 5 bilanci sono estremamente positivi

Le caratteristiche di queste unità di produzione sono :

Ø Una totale delocalizzazione  a livello provinciale

Ø     Moltiplicazione delle unità : decine di migliaia in EUROPA !

v Esattamente là dove sono i bisogni in carburante - lubrificante - alimentazione animale …

Ø Carattere artigianale e a misura d’uomo :  da 3 a 4 addetti

Ø Investimento ragionevole :  circa 15 000 Euro

Ø Sviluppo di un’ economia di prossimità d’origine agricola e con  obbiettivi energetici (carburante) e alimentari (carne, latte, uova, ...) ma, soprattutto l’uso del residuo secco oleoginoso come alimento animale.

 

Dimensioni di un’unità tipo :

Ø     Parco auto gestibile : 350 vicoli diesel con precamera di combustione

o 30% d’olio nel carburante

o 40 000 Km/anno per veicolo con 8 litri per 100 Km, ossia 336 000 Litri di OVG

Ø     Produzione di 672 ton/anno di residuo secco per l'alimentazione animale.

Ø     Vale a dire  un complemento alimentare per 600 bovini (3 kg di residuo secco al giorno)

Ø     Trasformazione di 1 000 ton di semi di girasole.

Ø     350 ha di culture energetiche di girasole.

Ø     Creazione di 6 posti di lavoro diretti e indiretti

o (18,1 posti di lavoro per 1000 tonnellate d’estere : vedi rapporto LEVY)

Noi abbiamo fatto la scelta :

  1. del girasole poichè è una pianta che richiede un minimo di cure e un bisogno d’acqua relativo.
  2. di valorizzare "equamente" i 2 prodotti della triturazione, poichè la nozione di rifiuti non è per noi concepibile; la nostra unità di produzione utilizza tecnologie rispettose dell’ambiente ad ogni fase del processo. L'ottimizzazione simultanea dei due co-prodotti é dovuta alla presenza di fosfolipidi molto ricchi per l'alimentazione animale ma che provocano problemi al motore. Soluzione: essi devono restare nel residuo secco, ecco perchè si usa la pressione a freddo limitata in pressione.
  3. di rimanere a livello "artigianale" ma di sfruttare un "fattore d'economia di massa" moltiplicando piccole unità delocalizzate e funzionanti sugli stessi principi.

Piu’ di 120 produttori  in Germania (senza tassa interna sui prodotti petroliferi!).

In Francia, un processo "doganale" ben pubblicizzato !

Nessuno è profeta in patria ! Forse in EUROPA lo saremo !